Piacentini
Nel 2000 lavora come orafo per Buccellati e nel 2003, prende il diploma in vetrata a piombo alla scuola d’Arte Applicata del Castello Sforzesco.
Dal 2003 lavora come grafico in ambito editoriale e web e dal 2015 organizza e conduce laboratori di creatività per bambini e adulti.
Attualmente, alterna l’attività di grafico a quella dell’insegnamento delle tecniche artistiche e all’educazione alla creatività, prendendo ispirazione, per la conduzione dei laboratori, da Bruno Munari e Arno Stern.
Collages
Le crepe sono pezzi di coccio di un vaso che non va buttato, ma ricomposto, riassemblato. Come nella tecnica giapponese del Kintsugi, “l’arte delle preziose cicatrici”, dove un vaso di ceramica rotto viene aggiustato mettendone in risalto le spaccature, spesso con l’aggiunta di oro o altri metalli preziosi.
Sono come rughe di un viso. E’ il tempo passato e non rinnegato, che fa del suo trascorso la propria forza.
Come il tempo, appunto, che diventa passato nel momento stesso in cui viene vissuto, l’immagine Ë composta come fosse un insieme di istanti, sul filo del presente, del passato e del futuro, che sono inscindibili.
Nel collage troviamo un concetto di riuso e reinterpretazione. Pezzi della stessa immagine vengono ricomposti, rimescolati, sovrapposti senza perdere la visione generale, il punto di partenza. Come mosaici di carta.
Ne risultano dei quadri in cui si intuisce la vibrazione delle immagini e dei colori, la stessa vibrazione che è principio basilare su cui si fonda l’esistenza. La percezione del respiro e del movimento che regola la natura stessa di tutte le cose.